Ristorantino-ino-ino che fa sentire speciali i clienti. Già solo per averlo trovato, visto che è davvero piccolo e poco pubblicizzato in giro (non hanno nemmeno un loro sito!).
Qua si sbarca in Sicilia. E infatti il vastissimo menù, di cui ovviamente il pesce è re, parla siculo! Non preoccupatevi: le cameriere, che se abbiamo capito giusto sono anche le proprietarie, sono pronte a “tradurre” i piatti. Loro vi presenteranno, tra gli altri, degli spaghetti con nome e cognome: quelli Donna Isabella di Ribera, i Regina Bianca di Navarra e persino i Pirandello (con astice e zenzero)! Anche tra i secondi non mancano i piatti “nobili” come i pisci alla Baronessa di Carini e l’astice alla Duchessa di Salaparuta. Badate, se partite con gli antipasti misti (di verdure o di pesce), e volete fare anche onore al menù, non riuscirete ad arrivare ai tipicissimi cannoli e sarebbe davvero un peccato, visto che qui sono serviti in ghiotta versione “fai da te”: arrivano al tavolo vuoti e il cliente se li riempie a piacere di ricotta e altre golosità. Le porzioni sono abbondanti e il tipo di cucina saporito e piuttosto pesante, tenetelo presente al momento di ordinare, se non volete dichiararvi sconfitti a metà del secondo!
L’ambiente non è particolarmente arredato, ma piccoli tocchi lo rendono vero: i libri di ricette sulle mensole negli angoli, il collage di foto sulla parete, le rose in vaso in nuance con le tovaglie. Le rose poi tornano in gioco al momento del dolce quando ne viene omaggiata con grazia una ad ogni signora del tavolo. Per sentirsi coccolati non è necessario per forza avere alle spalle un cameriere in guanti bianchi!
Al Merluzzo Felice regna una genuina semplicità, che a mio parere è un ottimo modo per lasciare spazio al vero romanticismo del vostro accompagnatore …
Angelica
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