lunedì 19 marzo 2012

Il circo è in città …tutti i giorni…

Si presume di essere fortunati quando si trova l’agognato parcheggio nella “lisca” della propria via … finchè la mattina si esce di casa per andare al lavoro, con i classici due minuti di ritardo già sul groppone e si trova… l’incastro Tetris! Gentilmente i vicini di parcheggio hanno lasciato 20 cm per parte e le portiere non si aprono più di 15 cm che, per quanto uno possa essere magro e minuto, non saranno mai sufficienti al passaggio. Il pensiero allora va a tutti gli spettacoli di acrobati visti, a Mac Gyver e i suoi geniali espedienti, al gene X (se si è mutanti), a qualunque cosa che nella giungla urbana possa essere d’aiuto!  
La mia personale scelta è in genere il balzo alla “Dukes of Hazzard” (e con questa sono due citazioni di serie televisive anni ’80 in un solo post) cioè una precisa mossa, consigliata solo a chi non ha fatto colazione, che consta di 3 fasi:
1-      Togliere e depositare il superfluo (ventiquatt’ore, borsa, zaino, giacca, cappotto, etc…)
2-     Aprire la portiera quanto basta per accedere col braccio al quadro comandi e infilare la chiave, fare mezzo giro e abbassare il finestrino.
3-      Chiudere la portiera, appoggiarvi un piede, aggrapparsi al montante e scivolare dentro!
Dimenticate però l’epica entrata alla Bo e Luke, il termine scivolare non è stato usato a caso, perché l’ingresso è sempre lento e faticoso, viste anche, per quanto mi riguarda, le dimensioni di macchina e corpo…
Se non c’ è nemmeno lo spazio per raggiungere il quadro e accedere ai finestrini, o avete una macchina decappottabile, oppure vi tocca l’ingresso dal bagagliaio (sempre che riusciate ad abbattere i sedili posteriori).
Tenete presente che proprio nel mezzo del vostro numero di contorsionismo passerà il figlio della vicina, dotato di smart phone con macchina fotografica da 12 Megapixel che vi farà un servizio fotografico completo delle acrobazie fatte, che posterà prontamente con tanto di commenti su un bel social network, tanto per aumentarvi l’autostima!
Beh, magari mi va di lusso e un giorno mi chiamano al circo… l’esperienza di acrobata di certo non mi manca!
Fabio

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