giovedì 29 novembre 2012

La scaletta, 3 fratelli per 1 ristorante


Locale  con un solido passato, attivo da molti anni a Milano, recentemente preso in mano da 3 fratelli, due che gestiscono la sala e il terzo che regna in cucina. E il “reame” culinario dello chef è un sicuro punto di forza del posto: piatti antichi, resi attuali e chic con sapienza, senza eccedere in stravaganza o sapori troppo contrastanti.
La cena comincia con un gradito assaggio proposto dallo chef, una fresca caprese in bicchiere che prepara la bocca ad altre squisitezze. È poi la volta di rustici pizzoccheri, presentati nel menù con un elegante giro di parole, che deliziano il palato e riscaldano il cuore in un autunnale serata di pioggia.  Per concludere in dolcezza con il caffè arriva un prelibato assortimento di pasticceria mignon.
Aspetto del locale che lasciamo a voi da giudicare, causa stagione sbagliata, il giardino interno.
Ancora qualche appunto: le sedie (imbottite) davvero comode, cosa rara nella glamour ma scomoda Milano. La scelta un po’ forzata di proporre il menù all’ interno di libri impolverati, visto che non c’è nell’ ambiente un manifesto amore per la lettura né alcun altro rimando ai libri...
Ultima cosa l’ingresso, che risulta abbastanza invisibile, visto che l’insegna “ristorante” c’è, ma senza il nome proprio del ristorante e così ben contestualizzata al piazzale di Porta Genova (su un cancello di ferro battuto in modesti caratteri da vecchia Milano) che rischia di essere ignorata persino agli occhi di chi sta cercando l’ingresso de La Scaletta! Nome di questo ristorante, che deduco provenga dai 5 o 6 gradini all’entrata?
Angelica

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