Quest’anno per colpa del mio ginocchio sifulo (operazione al
menisco) ho preso un sacco di taxi e quindi ho conosciuto un sacco di tassisti,
che mi hanno raccontato un sacco delle loro storie!
A differenza di Fabio, che però ultimamente asseconda sua
moglie, io durante la corsa chiacchiero con il tassista! E’ più forte di me!
Non riesco a farmi trasportare senza scambiare nemmeno una parola! Poi capita
il guidatore silenzioso e allora non lo si “disturba” e si pensa agli affari
propri, ma a volte chi guida ha anche lui voglia di chiacchierare e succede che
trovando in me una buona ascoltatrice si metta a raccontare una delle sue “storie”…
Ragazzi bisognerebbe scriverci sopra un libro! Non avete idea di cosa può
succedere ai taxi, soprattutto (ovviamente) a quelli del turno di notte…
Lo racconta bene Frankie Hi-NRG in Quelli che ben pensano,
ma tralasciando per un attimo il discorso di “denuncia sociale” portato avanti
nella canzone, i guidatori delle macchinine bianche (un tempo gialle, che
secondo me erano molto più New York style!) sono davvero dei cantastorie!
C’è quello che ti fa la recensione di tutti i ristoranti a
cui passa davanti durante la corsa. Quello che ti racconta la volta in cui ha
portato il vip a giocare d’azzardo a Campione dovendolo aspettare lì per 3 ore
e poi riportarlo indietro senza i soldi per pagare la corsa. L’ex camionista
che ti rivela la sua vita precedente con un misto di orgoglio e nostalgia. Il “predicatore”
che ti vuole convincere a pensarla come lui su politica, religione o altro. E
poi c’è anche chi ti racconta le brutte storie, come quella di essere stato rapinato
da cliente e socio sbucato dall’ombra a cui sono state portate via anche le
chiavi del taxi! Ma ci sono anche storie a lieto fine: partorienti che hanno
dato al proprio bebè il nome del tassista che le ha portate per tempo in ospedale!
Insomma di tutto e di più!
Mentre cercavo ispirazione per il titolo per questo post ho
trovato il Blog dei Tassisti milanesi TAXISTORY, ma non vi garantisco che scoviate
storie curiose, di solito quelle non le scrivono, si riservano di raccontarle
ai passeggeri che trovano simpatici!
E durante la mia ricerca ho trovato anche questo pezzo dimenticato …
buon ascolto! Angelica
Taxi Story, Eros Ramazzotti, dall’album In ogni senso (1990)
“Guido guida un
taxi giallo
nel bordello
metropolitano
porta in giro soldi
e stracci
di ogni genere che
sia umano
quante acrobazie
che conosce bene
come le vie
lui che sogna
spesso di volare
vede tanta gente
atterrare
all'aeroporto della
sua città
Guido parla coi
clienti
storie brevi storie
di passaggio
quella volta che
una donna non aveva da pagare il viaggio
quante vite quante
acrobazie
che s'incrociano
come le vie
c'è chi scorda
sempre qualche cosa
forse per la fretta
di arrivare
ma qualcuno chiama
già è un'altra corsa
e pensa ancora un
giorno di poter volare via
guidare la sua vita
in ogni senso all'avventura
senza più indirizzi
senza chi gli dice "si fermi qui"
e pensa ancora un
giorno di poter volare via
da queste strade
troppo strette
che fanno paura
pensa che laggiù
oltre quel buio l'angelo di Rio a braccia aperte sta
Guido tiene una
pistola anche se non sa e non vuole usarla
certe zone a
quest'ora sono campi aperti di battaglia
quanti trucchi
quante acrobazie
che ha imparato
bene come le vie
e restare sveglio è
ciò che conta
non è adesso il
tempo di rientrare
ogni ora è ormai
ora di punta
e pensa ancora un
giorno di poter volare via
da queste strade
troppo strette che fanno paura
pensa
che laggiù oltre quel buio l'angelo di Rio a braccia aperte sta”
... e io ho trovato te!
RispondiEliminaGrazie per la citazione e soprattutto per la tua simpatia. Ciao, Leonardo (webmaster di TAXISTORY)